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Grotta di Nereo

Grotta di Nereo
Il placido Dio del mare

Nereo è figlio di due Dei primordiali della mitologia Greca: Ponto, Dio dell'Oceano e Gea, Dea della Terra, il suo nome nel greco antico deriva dalla parola "nuotatore". Nereo è il Dio del mare calmo e secondo la mitologia vivrebbe in una grotta in fondo al mare. Capace di trasformarsi ed essere sempre sorprendente, sposò l'Oceanina Doride dalla quale ebbe, oltre alle altre 49 Nereidi, Anfitrite. La grotta di Nereo è proprio così: mai uguale a se stessa, è possibile fare almeno 5 diverse immersioni restando ogni volta affascinati da uno spettacolo nuovo.
I suoi molteplici ingressi a diverse quote, i suoi tunnel immensi, le sale delle quali sembra di non vedere la fine, sono ogni volta un emozione nuova per il subacqueo che visita questa grotta. Scoperta nel 1957 da coloro che per primi si immergevano in queste acque: Claudio Ripa, Ennio Falco, Alberto Novelli e infine Mario Musu, era ricchissima di corallo rosso che ancora oggi è visibile sulle pareti della grotta; fu battezzata Grotta di Nereo perché fra tutte le grotte risultava allora la più grande e maestosa, ad oggi, è la più grande fra quelle conosciute nel Mediterraneo, meta di subacquei da tutto il globo è considerata una fra le sette meraviglie del mondo sommerso. Lunga circa 300 metri e con un sistema di cunicoli che raggiungono in totale oltre 500 metri questo luogo è un paradiso per gli occhi e per il cuore; grandi cernie, gronghi, aragoste insieme al corallo rosso e ai nudibranchi, la grotta rappresenta il luogo con la maggior varietà di vita subacquea della zona. Le sue uscite sul versante meridionale offrono uno spettacolo senza eguali. Osservando il massiccio di Capo Caccia da lontano, in avvicinamento da est, sembrerà di vedere un gigante che sonnecchia e si riposa, forse è proprio il nostro Nereo, un gigante dal cuore buono, e attraverso il suo cuore placido, vogliamo condurvi alla scoperta delle sue meraviglie. 

Cuore di Nereo
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