Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare (Ernest Emingway)
Nella Grotta delle Stalattiti
I segni di una Sardegna antica.
La Grotta delle Stalattiti si trova a Punta Giglio, l'ingresso a questa cavità di natura carsica è a 7 metri di profondità. La conformazione del fondale del canyon che ci conduce alla grotta suggerisce che anticamente, al posto del mare, ci fosse un torrente, che, nell'arco dei millenni, scavò la roccia costruendo lentamente la cavità che oggi chiamiamo Grotta delle Stalattiti. Il nome deriva dalle stalattiti presenti numerose sulla volta della grotta, ciò è una testimonianza del fatto che anticamente il livello del mare fosse notevolmente più basso, in particolare durante l'ultima era glaciale iniziata nel Pleistocene, cioè 110.000 anni fà, e terminata poco meno di 10.000 anni fà.
Il fondo della grotta appare particolarmente liscio, levigato dallo scorrere delle acque durante i millenni, e in alcuni punti sono presenti delle cavità con delle pietre di forma circolare, formazioni che rappresentano gli archivi della genesi dei luoghi come oggi li conosciamo.
La grotta delle Stalattiti è normalmente poco abitata da organismi marini, ma può capitare di fare dei rarissimi incontri come quello con una Torpedo marmorata, mentre più frequentemente sono presenti piccole aragoste e mustele.
Anche in questa grotta abbiamo la presenza di una camera aerea nella quale è possibile riemergere e respirare aria fresca grazie alle numerose aperture non visibili sulla volta. La camera principale è caratterizzata dalla presenza di un ambiente aereo laterale all'interno del quale sono presenti in notevole quantità, formazioni di tipo carsico, coloratissime stalattiti e stalagmiti, si tratta quindi di una grotta viva dove, il processo di crescita di queste formazioni a sviluppo verticale è tuttora in corso
